Cari amanti del ciclismo circa un mese fa annunciammo con il consueto entusiasmo che era ripartita la macchina organizzativa della Gran Fondo Costa d’Amalfi, per dare vita ad una terza edizione ancora migliore delle precedenti due.

A quell’annuncio hanno fatto seguito alcuni passi istituzionali innovativi che ritenevamo fondamentali per una manifestazione che sta raggiungendo di anno in anno una dimensione e una risonanza nazionale. Abbiamo tentato di riunire, grazie alla efficientissima Prefettura di Salerno, tutti gli attori del territorio interessati dal passaggio dell’evento attorno ad un unico tavolo per esaminare e risolvere preliminarmente tutte le problematiche di ordine pubblico che lo stesso avrebbe potuto creare.

Avevamo immaginato che un tale approccio costruttivo avrebbe creato una maggiore attenzione verso l’evento e le condizioni ottimali per porre rimedio definitivo alle criticità emerse nelle passate edizioni. Recependo le osservazioni passate degli enti/amministrazioni avevamo deciso di eliminare quest’anno il doppio percorso a causa di arterie stradali ancora in stato precario o chiuse al transito, di anticipare l’orario di partenza e di ipotizzare, nel finale della manifestazione, solo un breve passaggio sulla statale amalfitana tra Maiori e Castiglione di Ravello (4 km). Il tutto per ridurre al minimo il fastidio sulla stessa rispettivamente in  partenza e arrivo della manifestazione: inoltre ci eravamo resi disponibili a dare il nostro supporto ai Comuni interessati per garantire la migliore comunicazione dell’evento ed individuare sinergicamente la viabilità automobilistica alternativa nei lassi temporali di passaggio degli atleti. Ma lo sforzo è stato vano!

Dieci amministrazioni assenti su venti convocate, dei presenti solo alcuni (che ringraziamo pubblicamente) sono arrivati preparati e con spirito  positivo all’incontro, altri o hanno disertato l’incontro o hanno osteggiato a priori la manifestazione, paventando problemi di ordine pubblico a causa della moltitudine dei ciclisti (previsti in numero di mille) che nell’orario domenicale di punta avrebbero impedito la circolazione veicolare per due ore in una zona nevralgica quale la Costa d’Amalfi. Sia chiaro tutti problemi che si sarebbero potuti presentare, ma che vengono affrontati in ogni parte del mondo in cui questi eventi hanno preso sempre più piede e risolti se l’organizzazione pianifica e ben regolamenta l’evento a priori.

Ci è stato proposto miseramente di orientarci verso un percorso alternativo, ridotto e tecnicamente scadente, che snaturava la manifestazione, riduceva il passaggio in costiera amalfitana a soli 15-20 km sui 110 previsti e oltretutto metteva seriamente a rischio l’incolumità dei concorrenti, con arrivo dopo 12 km di discesa e nessuna garanzia di totale chiusura del traffico per tutti i concorrenti nel tratto finale. Soluzione che quest’organizzazione ha, seriamente e dopo lunga meditazione, scartato con decisione per non vanificare copiosamente quanto di buono fatto nelle prime due edizioni.

Così per la volontà o meglio la miopia di pochi la Costiera Amalfitana e i Picentini perdono per il 2015 una manifestazione valida, che nel 2014 aveva portato quasi 2000 persone sul territorio facendone apprezzare la bellezza in un periodo di scarso afflusso turistico.

Ma non finisce qui, vi salutiamo scusandoci e promettendo che lavoreremo l’intero 2015 per eliminare i problemi emersi e ripresentarci nel 2016 con una terza edizione di grande rilevanza che faccia comprendere a chi ancora non lo comprende che anche al sud queste manifestazioni sono possibili e debbono essere realizzate.

 

Aggiornamenti  sui lavori in fieri saranno sempre disponibili nelle sezioni dedicate del sito della manifestazione www.granfondocostadamalfi.com