“Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in Paradiso sarà un giorno come tutti gli altri” cantava Renato Fucini nel 1877 in visita ad Amalfi su una diligenza proveniente da Napoli. “Ed è con questo augurio, di assaporare gli odori e i profumi della Costiera Amalfitana, di apprezzarne i cibi genuini e gli scenari incantati, che io, Nicola Anastasio, presidente dell’Asd Movicoast Sport & Turismo, anche quest’anno vi invito ad unirvi alla nostra festa, il 22-23/03/2014.”
E’ questo il benvenuto che ci dà Nicola e tutto lo staff dell’organizzazione nel sito ufficiale della Granfondo Costa d’Amalfi, una delle corse ciclistiche amatoriali con il più bel paesaggio a fare da sfondo. Noi di Bikelab non potevamo esimerci nel fare due chiacchiere con lui…

 

 

1) Cosa pensate di lasciare dell’edizione dello scorso anno e cosa vorreste cambiare?

La costa d’Amalfi è un luogo incantevole ma anche tanto fragile sia dal punto di vista della stabilità idrogeologica, sia dal punto di vista dello scarso sistema viario. Recependo le giustificate critiche relative ai problemi dell’attraversamento nell’ora di punta (ore 12.00 n.d.r.) di alcuni centri metropolitani nel 2013, si insceneranno due percorsi (medio e lungo) che eviteranno a priori tali problematiche, e attraverseranno zone meno congestionate e più adatte a recepire la carovana della granfondo;

2) Il chilometraggio dei due percorsi non è eccessivamente lungo e le zone attraversate sono bellissime. Pensa che aumentando i km, allargando così l’area paesaggistica, potrebbe aumentare anche la curiosità dei partecipanti e di conseguenza contribuire a dare ancora più successo alla manifestazione?

L’anno scorso, con un programma legato a doppio filo con gli eventi culturali si era fatto comprendere a tutti come la GF Costa d’Amalfi volesse essere in primis un’occasione per partecipanti e accompagnatori per recarsi alla scoperta del territorio che l’Unesco ha decretato universalmente come patrimonio dell’umanità (la costiera amalfitana è sito UNESCO) in un periodo dell’anno poco congestionato, dove si può godere a pieno della bellezza e unicità dei luoghi. Anche quest’anno tale felice matrimonio è stato rinsaldato con due iniziative di particolare spessore:
- la GF Costa d’Amalfi infatti sarà uno degli eventi del progetto “Playing on our heartstrings” (“Far suonare le corde del cuore”), approvato nell’ambito del Por Campania Fesr 2007/2013. Un percorso lungo 5 mesi, dal 24 ottobre 2013 al 31 maggio 2014, nel cui programma vi saranno, oltre il nostro evento sportivo, concerti, visite guidate in monumenti e luoghi insoliti, workshop dimostrativi sulle tecniche costruttive ed artigianali locali, degustazioni di prodotti tipici, convegni, tutti eventi che saranno gratuitamente a disposizione dei visitatori anche nel periodo della granfondo. Per prenotare gli ingressi agli eventi è preferibile fare richiesta anticipata via email, in modo da potere riservare i pass e i biglietti necessari;
- il tracciato della Gf Costa d’Amalfi, con percorsi leggermente ridotti e meno ardui, quest’anno toccherà ambedue i parchi regionali della Provincia di Salerno, il Parco dei Monti Lattari e il Parco dei Picentini, e quindi i ciclisti vedranno nel loro tragitto un alternarsi di spettacolari paesaggi costieri e bucolici, scenari dell’entroterra. Un’altalena di paesaggi che seguirà anche emotivamente il tragitto dei corridori che partiranno dal mare, attraverseranno in successione i valichi dei due parchi, rientreranno sul mare sulla panoramicissima ss163 e infine arriveranno nella piazza centrale di Ravello.

3) Che tipo di percorso ci dobbiamo aspettare dalla Granfondo Costa d’Amalfi? Che consigli daresti ai granfondisti che si cimenteranno il 23 Marzo con il lungo e il medio?

Il percorso rispetto all’anno scorso, sia per la medio fondo che per la granfondo, è meno arduo, ma attenzione siamo ad inizio stagione e i metri di dislivello si fanno sentire specie in zone come le nostre in cui le salite non sono mai dolci. Il 25 Gennaio saranno presentati ufficialmente i due tracciati e spiegate punto per punto le salite principale. Per chi farà la lunga ricordatevi OASI WWF di Frassineto!

4) Ciclismo e turismo è una sinergia che da qualche anno comincia a dare i suoi frutti. La costiera amalfitana è uno dei paesaggi più belli e conosciuti d’Italia: se dovesse organizzare un week-end, cosa andrebbe sicuramente a vedere?

Io personalmente mi addentrerei per i vicoli di paesini come Amalfi ed Atrani, dove le case nascono una sull’altra, in stretta successione con un’architettura unica che ricorda da vicino le costruzioni e l’organizzazione di paesi arabi a sud del mediterraneo. Queste strette viuzze sono il cuore pulsante dei paesi, si aprono mille botteghe e si entra a stretto contatto con l’animo commerciale degli amalfitani, quello che li ha portati a diventare per quasi un secolo i migliori mercanti del mediterraneo.

5) Su una delle riviste di riferimento per il movimento cicloturistico italiano, “Cicloturismo” di Novembre, viene descritta una nuova tendenza per le granfondo italiane. Una meno esasperazione, cioè, dell’agonismo e un conseguente rilevamento dei tempi solo nei tratti in ascesa, le cosiddette cronoscalate. L’organizzazione della granfondo di Amalfi si trova d’accordo con questa formula o si pone a metà strada come, ad esempio, la granfondo Campagnolo di Roma? Nella prova romana, ad esempio, oltre a tre cronoscalate veniva preso anche il tempo finale senza penalizzare chi non è uno scalatore vero e proprio…

Noi come organizzatori della granfondo di Amalfi ci poniamo l’obiettivo di far conoscere al ciclista la zona, gli usi e i costumi della costiera amalfitana; le premiazioni finali terranno conto dello spirito dei visitatori oltre che degli atleti di rango con premi a sorteggio che premieranno il primo come si spera l’ultimo arrivato.

6) Cosa ne pensa della partecipazione alle granfondo di atleti con passato da professionista, sia nel ciclismo che di altre discipline sportive, ma sempre in categorie professionistiche? In base a ciò, crede sia giusto diversificare le classifiche e le premiazioni facendo le divisioni delle categorie oppure lasciare la consueta classifica in base al reale taglio del traguardo?

Le ultime norme approvate recentemente dalla consulta dirimono il problema e pertanto ci adegueremo ai dettami che la federazione ciclistica italiana, sotto la cui egida la nostra manifestazione è organizzata, detterà a riguardo.

7) Secondo lei, qual è l’impegno che tutti gli organizzatori di granfondo devono prendere per contrastare il dilagare del doping anche tra gli amatori?

Le ultime norme approvate recentemente dalla consulta hanno vietato il tesseramento ad atleti con sanzioni per doping superiori ai sei mesi.Tutti gli organizzatori dovrebbero prendere l’impegno di controllare che tale norma non sia disattesa.